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Immagine del redattorePresidente Dott.ssa Carmela internicola

La Pedagogia “la scienza dell’educazione” verso una scuola educante



La scuola è attraversata da una ossessione scientista.

Gli insegnanti si sono ancorati ad uno sguardo sempre più rivolto alla ricerca di una patologia da curare in quell’allievo che non raggiunge , nei tempi standardizzati, quel risultato atteso; risultato comunque limitato da una media statistica di normalità di obiettivi da raggiungere.

In quanto “individuo” e “persona” è esso stesso un mondo sconfinato, composto da milioni di interconnessioni. Tutto ciò che è causato da un individualismo competitivo sfrenato ed egocentrico che svalorizza la cultura umanistica , impoverendola e facendola sembrare inutile e non funzionale. Così una “Caratteristica” personale diventa subito SINTOMO – INCAPACITA’ – PROBLEMA , senza dare spazio alle potenzialità che risiedono proprio in quella specifica “caratteristica”. Ciò che viene inquadrato come SINTOMO – PROBLEMA, è solo la sconfitta del docente che non è in grado di guardare oltre per leggere le potenzialità, le capacità e gli interessi di qul alunno. Non è una colpa del docente , ma una mancata formazione a fare questo. Diventa più facile marchiarli come bestiame da macello che lavorare su di loro e con loro.

La scuola ha bisogno di ritrovare la pedagogia perché oltre ad istruire c’è bisogno di educare per sostituire uno sguardo diagnostico con quello pedagogico.

Apprendere e insegnare sono esperienze basate sulla relazione, il dialogo, la compartecipazione. Apprendimento/insegnamento sono una relazione viva, pulsante, in divenire. Ogni essere umano ha il suo stile , non può e non deve essere omologato in uno STANDARD da rispettare. L’apprendimento è ascolto, creatività, mediazione, meraviglia; è partecipazione attiva del gruppo , nel gruppo. Esso si realizza quando viene tramutato in compito di realtà, quando viene concettualizzato in esperienza, attiva, viva. Oggi la classe docente è sbandata e disorientata difronte ad una società complessa, difronte ad una nuova generazione che parla una lingua diversa. L’insegnamento non può più seguire le linee tradizionali, necessita di essere adeguato alla nuova società. La scuola è , e deve essere, il luogo della libertà, aiutando i ragazzi a costruire ed elaborare un pensiero critico, creativo, attivo, operante. La scuola è prima di tutto LIBERAZIONE (E. Bloch) è quella scienza che ci mostra la via, ci rinforza le basi e ci aiuta a guardare alle nostre potenzialità.

Per rendere la scuola una agenzia che formi i cittadini del domani dobbiamo riportare la pedagogia al centro del sociale.

Dott.ssa Simona Di Paolo Pedagogista

Dott.ssa Carmela Internicola Pedagogista

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