Disortografia e Disgrafia nei DSA
- Dott.ssa Carmela Internicola
- 8 set 2015
- Tempo di lettura: 3 min

La scrittura è un'abilità complessa che richiede di gestire informazioni visive e fonologiche. Per scrivere è inoltre necessario pianificare ed eseguire coordinatamente una serie di movimenti che coinvolgono dinamicamente dita, polso, avambraccio e, in generale, l'intera postura.
Nel disturbo specifico della scrittura si devono quindi distinguere due diverse componenti:
una motoria, che riguarda i movimenti e gli aspetti grafici della scrittura.
una linguistica, che riguarda la trasformazione dei suoni di una parola nella corretta sequenza delle corrispondenti lettere scritte.
DISORTOGRAFIA
Secondo un modello evolutivo della scrittura, la competenza ortografica, ossia l'acquisizione delle regole e delle eccezioni che caratterizzano la scrittura delle parole nella nostra lingua, si raggiunge con l'acquisizione di competenze alfabetiche, in cui si impara ad associare ogni suono con una lettera o gruppo di lettere.
Sono numerosi i bambini che raggiungono in ritardo la competenza ortografica e, tipicamente, sbagliano parole particolari, dai suoni "difficili" (gn-sc-gl), ma se la cavano benissimo con le parole "normali". Successivamente la maggioranza dei bambini supera queste difficoltà e gli errori si riducono fino a, quasi, scomparire.
I bambini disortografici hanno difficoltà persistenti non solo con le parole "insidiose", ma anche con le parole che per i più non presentano alcuna difficoltà. Anche copiando dalla lavagna o dal quaderno, con tutto il tempo a disposizione, questi bambini comunque compiono diversi errori.
Le difficoltà di scrittura di tipo linguistico, caratterizzate da persistenti e numerosi errori ortografici, prendono il nome di disortografia.
Gli errori ortografici più frequenti possono essere:
Mancanza di corrispondenza tra grafemi e fonemi: questi errori sono detti fonologici. Come si vede (e si sente leggendoli), questi errori alterano il normale rapporto tra lettere e suoni.
Prendiamo ad esempio la parola "pala" e vediamo sotto alcuni possibili errori fonologici di scrittura che si possono commettere:
- "bala" - la "p" è stata sostituita dalla "b" (scambio di grafemi)
- "pla" - manca una "a" (omissione di lettere)
- "palala" - è stata aggiunta la sillaba "la" (aggiunta di sillabe)
- "lapa" - sono state invertite le sillabe (errore di inversione)
Corrispondenza tra grafemi e fonemi è comunque rispettata: questi errori sono detti non fonologici. Come si vede sotto, nonostante l'errore ortografico, la parola si legge correttamente. Esempio:
- "lago" al posto di "l'ago" (errore di omofona non omografa, suono uguale ma si scrive diversamente);
- "in fatti" al posto di "infatti" (errore di separazione);
- "avolte" al posto di "a volte" (errore di fusione)
- "qucina" al posto di "cucina" (errore di grafema omofono)
- "ha casa mia" al posto di "a casa mia" (errori con l'h)
Infine, vi sono altri errori:
- "cavalo" al posto di "cavallo" - errore di doppie
- "in fatti" al posto di "infatti" (errore di separazione);
- "apri" al posto di "aprì" - errore di accentazione
DISGRAFIA
Nei bambini disgrafici si possono notare sia una produzione poco fluida e rallentata del testo, sia una "brutta" grafia.
Le difficoltà di scrittura di tipo motorio, che si manifestano in una grafia molto povera, irregolare, disordinata, difficilmente leggibile, prendono il nome di disgrafia.
La scorrevolezza nella produzione dei segni grafici della scrittura si può "misurare" con prove standardizzate di velocità di scrittura.
Altri aspetti della grafia invece si possono valutare solo a livello qualitativo, prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui:
pressione sul foglio
postura del corpo e prensione dello strumento (penna, matita)
utilizzo dello spazio
velocità e ritmo
visione oculo-visiva
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